
Continua il costante impegno dell’AIA per sostenere le azioni legislative finalizzate all’approvazione di una modifica del codice penale finalizzata al contrasto alla violenza nei confronti degli arbitri.
E, per raggiungere l’auspicato obiettivo, il Presidente Antonio Zappi ed i vicepresidenti Francesco Massini e Michele Affinito hanno incontrato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e, nelle scorse ore, sono stati depositati gli emendamenti al DL 48/2025: Disposizioni urgenti in materia di sicurezza, presso le Giunte delle Commissioni Parlamentari Commissioni Riunite (I e II) della Camera dei Deputati.
Parallelamente, è stato presentato anche un disegno di legge sempre per introdurre nuove misure volte al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti degli ufficiali di gara.
“Ringrazio tutti coloro che sono al nostro fianco per sostenere questa grande battaglia di civiltà. Sogno un’approvazione unanime da parte di tutte le forze politiche di un provvedimento necessario per dare risposta forte a fenomeni violenti nei confronti dei nostri ragazzi e contro i quali tutti abbiamo il dovere di reagire con fermezza, nessuno escluso, dentro e fuori dal mondo del calcio”.
Nei prossimi giorni l’AIA ha intenzione di promuovere ulteriori iniziative di sensibilizzazione a sostegno delle modifiche normative “in quanto – aggiunge Zappi – non è più procrastinabile che un intervento normativo nel primo provvedimento possibile o in qualsiasi prossimo veicolo legislativo utile possa consentire alle istituzioni repubblicane, a tutto il mondo della politica oltre che del calcio di poter ancora guardare negli occhi i nostri arbitri nella certezza di aver fatto tutto quanto possibile per tutelarli adeguatamente. E ringrazio infine di cuore anche il Ministro Abodi per aver avuto la delicatezza nel chiedere di fare insieme a me una videochiamata di saluto a Diego Alfonzetti, il nostro giovane arbitro vittima del gravissimo episodio accaduto in Sicilia il mese scorso”.
Avevamo detto “dove c’è un giovane, noi ci saremo – conclude Zappi – ed il mio giovane e motivato Comitato Nazionale è allora esattamente proprio dove avevamo promesso e, in particolare, dove ci fosse un giovane in difficoltà”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)